Campagna raccolta fondi: 5 consigli utili per iniziare

Una campagna di raccolta fondi va organizzata e curata nel minimo dettaglio. E’ importante infatti che sia ben strutturata, che raggiunga il cuore dei donatori già acquisiti dall’Associazione (magari grazie a precedenti campagne di fundraising) o dei possibili nuovi sostenitori, che continui a dare i suoi frutti anche dopo, ovvero a campagna terminata.

Ci sono svariate tipologie di campagne raccolta fondi: 5x1000, lasciti, adozioni a distanza, singoli eventi di raccolta fondi per una causa specifica come ad esempio l’acquisto di uno strumento o materiale utile alla ricerca. Ma senza addentrarci delle infinite sfumature, anche in base ai diversi obiettivi e alle particolarità di ciascun Ente Non Profit, riassumiamo 5 piccoli e preziosi consigli “universali” e trasversali a tutte le campagne.

1. Individua un obiettivo concreto

Il primo step è individuare l’obiettivo della campagna. Perché sia efficace e facile da comunicare l’obiettivo deve essere unico. E’ importante infatti cercare di non “mescolare” l’obiettivo della campagna con quello che è il fine stesso dell’Associazione e le sue attività nel complesso.

Ad esempio, la campagna ha lo scopo di raccogliere fondi per un nuovo strumento utile all’Ente? Ecco, allora concentriamoci su questo obiettivo spiegandone tutti i dettagli. Sarà molto più utile per noi ai fini di monitorare il successo della campagna stessa, e sarà sicuramente più comprensibile per i nostri donatori.

2. Racconta una storia (vera)… ai tuoi donatori piacerà

L’obiettivo della campagna deve diventare una storia per i tuoi donatori. Raccontala in modo emozionale, evitando patetismi ma “a cuore aperto”. La storia deve essere vera e sincera, meglio ancora se correlata con immagini reali della tua Associazione.

Lo scopo è quello di raggiungere le corde dell’emozione; ricorda: chi dona lo fa per questo, perché abbraccia e crede nella causa. Alcuni, in maniera concreta hanno bisogno di dati e di conoscere i dettagli anche razionali… ma l’emotività prevale sicuramente quando si parla di donazioni!

3. Crea una community

Questo è l’ingrediente indispensabile: la community, ossia un gruppo di persone che entra in relazione con la campagna e, di conseguenza, con l’Associazione. Gli eventi di raccolta fondi infatti sono un ottimo strumento per creare relazioni, in particolare per campagne che hanno un forte impatto sulla popolazione locale.

La creazione della community avviene tramite il sito, i social, la condivisione della nostra causa da parte di chi è già donatore, le uscite sulla stampa locale. Utilizza tutti i mezzi a disposizione in modo da essere presente sul web e fuori dal web.

4. Aggiorna costantemente la campagna

È importante non trascurare gli aggiornamenti della campagna. Va tenuta viva per tutta la sua durata, e anche dopo. Utilizza i social e gli altri strumenti di comunicazione per aggiornare e raccontare se ci sono obiettivi intermedi raggiunti, per mostrare nuove foto magari live nel caso di eventi.

Anche questo fa parte della storia da raccontare: arricchirà l’emotività comunicata la prima volta e renderà più vera e trasparente l’attività che sta facendo l’Associazione.

5. Cura il post campagna

Ora la campagna è finita. Cosa si fa? In poche parole è arrivato il momento di tirare le fila. Innanzitutto bisogna vedere se l’obiettivo è stato raggiunto, in termini economici in primis, e in termini di relazioni.

La fine di una qualsiasi campagna di raccolta fondi, infatti, apre un nuovo inizio: quello delle relazioni. E’ il momento di iniziare a coltivare le relazioni che si sono create durante la campagna, di contattare i nuovi sostenitori e quelli già acquisiti in precedenza per ringraziarli, per parlare dell’obiettivo raggiunto insieme e di come saranno impiegati i fondi raccolti. E’ il momento di sistemare e aggiornare il nostro database per la raccolta fondi e di farlo diventare un strumento sempre più vivo.

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