Database donatori: iniziamo ad organizzarlo per costruire relazioni durature!

Senza dubbio il database donatori è il cuore di un’Organizzazione Non Profit, il centro da cui partire per organizzare tutta la futura attività di raccolta fondi e, soprattutto, per fare in modo che questa diventi costante, stabile, produttiva.

Quello che cerchiamo con i donatori, infatti, sono relazioni durature nel tempo. Ecco che il concetto di fidelizzazione diventa fondamentale: il donatore ha abbracciato la causa la prima volta, crede nel nostro progetto e per questo ha bisogno di sentirsi in relazione con noi, di essere partecipe di quello che succede all’interno dell’Associazione, delle attività che vengono proposte, degli sviluppi del progetto stesso.

Questa capacità di trattenere i donatori fidelizzati all’interno dell’Organizzazione, o meglio il rapporto tra il numero di donatori attivi (e che continuano a donare) rispetto a quelli acquisiti in un determinato periodo in gergo si chiama relation rate.

Tante fonti, un unico contenitore

Costruire un database significa, dunque, innanzitutto raccogliere in un unico collettore numerose informazioni provenienti da fonti diverse e differenti contesti; significa organizzarle in modo che chi si occupa della raccolta fondi possa costruire all’interno della mole di dati delle vere e proprie personalizzazioni, in base alle preferenze dei singoli donatori (o a categorie di donatori).

La segmentazione del database

Al fine di costruire un ottimo strumento per la raccolta fondi e aumentare la relation rate, è importante suddividere il database in diversi gruppi. Ciascun gruppo racchiuderà determinate caratteristiche di donatori, soprattutto in termini di comportamento di donazione (frequenza delle donazioni, se sono piccole, medie o grandi donazione, ecc.). Si creano in questo modo dei veri e propri cluster di donatori (ossia dei gruppi simili per determinate caratteristiche), con i quali è molto più facile intrattenere una comunicazione personalizzata, e in certi casi una comunicazione one to one.

Database donatori: iniziamo a fare ordine!

Iniziamo quindi a tirare le fila delle relazioni che abbiamo costruito finora, a registrare sul database tutte le attività dei donatori: dalle campagne effettuate (in particolare l’interesse che hanno suscitato sui donatori) agli importi che vengono versati per ciascuna campagna; dai fattori che maggiormente inducono alla donazione, alla frequenza di attività di ciascun donatore.

Ora che abbiamo iniziato ad organizzare tutte le informazioni siete pronti per importarle sul vostro CiviCRM?